Firenze e il Rinascimento

“Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo (…), ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere”  

(Stendhal, mentre descrive quella che è comunemente chiamata la Sindrome di Stendhal, che lo colse a Firenze)

Parlando di Rinascimento fiorentino ci si riferisce ad un periodo davvero molto articolato e ricco di esperienze artistiche, databili entro la prima metà del XV secolo, che anticipavano decisamente quello che sarebbe accaduto nel resto d’Italia.

Pronti a fare con noi un tour delle opere di Filippo Brunelleschi, dal cui esempio l'architettura successiva non avrebbe più potuto prescindere?

Partiamo dalla Chiesa di Santo Spirito situata nell'omonima piazza del quartiere Oltrarno

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L’attuale aspetto, escludendo ovviamente la facciata settecentesca, è, come già detto, opera di Filippo Brunelleschi. Venne iniziata nel 1444, e alla sua morte i lavori furono portati a termine, apportando al progetto originario diverse modifiche, nel 1487. E’ senza dubbio una delle più equilibrate ed esemplificative opere architettoniche rinascimentali. L’interno è articolato su tre navate, scandite da colonne corinzie, e presenta su tutti i lati un totale di 40 absidate (ornate originariamente da pale quattrocentesche, oggi in parte trasferite in altre sedi o sostituite da dipinti più moderni); questo sistema decorativo dava unità all’ambiente e costituisce un caso unico in tutta Firenze per qualità e quantità.

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Ci spostiamo verso Santa Croce, dove all'interno della  Chiesa troviamo la Cappella de’ Pazzi 

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La Cappella fu commissionata al Brunelleschi nel 1429 da Andrea dé Pazzi (i lavori continuarono anche dopo la morte dell'architetto e ma venne mai ultimata). La Cappella è preceduta da un pronao su sei colonne in stile corinzio ed un arco centrale. La pianta rettangolare è formata da uno spazio quadrato coperto da una cupola ad ombrello e due ali coperte con volte a botte con cassettoni. La parete di fondo si apre su una piccola abside a pianta quadrata coperta da una piccola cupola dove è raffigurato il cielo di Firenze del 4 Luglio 1442. La cupola centrale è decorata con tondi e stemmi della famiglia Pazzi. Oltre al Brunelleschi molti hanno partecipato alla decorazione della Cappella: Giuliano da Maiano, Luca della Robbia, Alessio da Settignano e Alesso Baldovinetti.

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 Spostandosi verso il complesso di Santa Maria del Fiore possiamo ammirare la Cupola

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E’ in assoluto il simbolo di Firenze. Poggia su un tamburo ottagonale di circa 13 m di altezza e risulta divisa in otto spicchi. La base d’imposta si trova a circa 55 m. da terra; l’altezza è mediamente di 34 m . La lanterna, è alta 21 m, e venne terminata nel 1472 quando fu posizionata la palla di bronzo fusa da Andrea del Verrocchio. Costruita in muratura senza l’ausilio delle cèntine, le tradizionali armature. Alla morte del Brunelleschi i lavori passarono prima sotto la direzione di Michelozzo e successivamente di Antonio Manetti.

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A pochi passi, la Basilica di San Lorenzo ospita la Sagrestia Vecchia 

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E’ l’unica opera realizzata integralmente dal Brunelleschi; le venne attribuito l’appellativo di “Vecchia” quando fu costruita la sagrestia di Michelangelo. Decorata in stucco policromo (Tondi con le storie di S. Giovanni Evangelista ed Evangelisti, battenti e edicole) ad opera di Donatello (1428-1443); il fregio in terracotta policroma invetriata è invece di Luca della Robbia. L’affresco della cupoletta raffigura la posizione dei pianeti nella notte del 4 luglio 1442, e questo fatto è stato messo in relazione con l’arrivo a Firenze di Renato d’Angiò, quando venne cacciato dal trono di Napoli dagli Aragona.

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Spostandosi verso Piazza Santissima Annunziata ci troviamo davanti all'Ospedale degli Innocenti

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Venne progettato da Brunelleschi per provvedere alla cura degli orfani e dei bambini abbandonati, e fu terminato da Francesco della Luna nel 1445. L’edificio colpisce per la razionalizzazione degli spazi, suddivisi in modo funzionale tra uomini e donne, che diventerà il modello per le costruzioni ospedaliere successive. Nell’ex refettorio femminile si trova la Strage degli Innocenti di Bernardino Poccetti, interessante in quanto sono raffigurate alcune scene di vita quotidiana dell’istituzione: balie che allattano i fanciulli, la scuola, il refettorio e il dormitorio.

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Procedendo da Piazza Santissima Annunziata verso via dè Servi e svoltando a sinistra in via degli Alfani ci troviamo davanti ad una vera "chicca" spesso dimenticata dai classici tour turistici: la Rotonda di Santa Maria degli Angeli

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Venne progettata ed iniziata da Filippo Brunelleschi (1433-34) ed è un edificio a pianta centrale. Alle sedici facciate dell’esterno corrisponde la forma ottagonale dell’interno. Incompiuta per mancanza di fondi (nel 1447 la Repubblica requisì il lascito del committente, Pippo Spano, per finanziare la guerra contro Lucca), la parte originale coincide con i primi 7 metri di altezza. Abbandonata per molto tempo come un rudere, fu soprannominata dal popolo il “Castellaccio”. Solo nel 1936 venne terminata.

 

Informazioni utili

Chiesa di Santo Spirito  http://bit.ly/2kVwi29

Complesso di Santa Croce  http://bit.ly/2l07RN6

Santa Maria del Fiore  http://bit.ly/2kl82Dm

Chiesa di San Lorenzo  http://bit.ly/2jZpso2

Ospedale degli Innocenti  http://bit.ly/2k32Ghq

Rotonda di Santa Maria degli Angeli  http://bit.ly/2kl35uv